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Super Bonus 110%

  • Immagine del redattore: Augusto Pigna
    Augusto Pigna
  • 14 mag 2020
  • Tempo di lettura: 2 min


Il decreto Rilancio conferma la linea bonus in edilizia con l’intento di far ripartire questo settore in crisi da anni.

La conferenza stampa di ieri, degli esponenti di governo, ha anche inquadrato la misura del bonus 110%, individuando alcuni parametri per l’applicazione.

Il super bonus 110% prevede la detrazione in 5 anni o sconto in fattura.

Il bonus 110% si estende alle opere funzionali all’efficientamento energetico e alla prevenzione anti-sismica. Si tratta della possibilità di risparmio concreto per le famiglie e di un aiuto materiale per le imprese del settore edile.

L’aumento della detrazione al 110% è accompagnato dalla riduzione delle rate che passano da 10 a 5. Non solo, con lo sconto in fattura e la cessione del credito, in sostanza, si aprirebbe la possibilità di realizzare questi lavori anche per chi non ha liquidità da investire.

Di fatto gli interventi che danno diritto al bonus 100% si potrebbero realizzare gratis.

Bonus 110% ma solo sulle prime case e i condomini.

Nella sostanza i paletti essenziali sono:

· bonus al 110%;

· detrazione recuperata in 5 anni e non in 10;

· possibilità di sconto in fattura (e cessione del credito per le aziende che eseguono i lavori).

Il più grande e limitante è che il super bonus vale solo per le prime case e i condomini. Per la tipologia di interventi, invece, sembrerebbero aggiungersi anche quelli relativi a impianti fotovoltaici e installazione di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici mentre, in questa formulazione, resterebbero esclusi quelli sulle facciate.

Per la riqualificazione energetica la condizione richiesta è che l’edificio al termine dei lavori garantisca uno scatto di due classi di efficienza energetica, oppure raggiunga la classe massima.

Non è certo se applicabile quando si parla di grandi opere (cappotto termico ad esempio) o di qualsiasi intervento riconosciuto nell’ecobonus (quindi anche infissi, caldaia, riscaldamento a pavimento etc).

Le soglie di spesa e gli importi massimi restano gli stessi. Controllo anche sui lavori che dovranno “essere certificati da un tecnico abilitato responsabile penalmente”.

Non ci sono invece limiti di reddito per il beneficiario: se tutti gli altri requisiti ricorrono, non ci saranno esclusioni in base all’ISEE.

La discriminazione sarebbe superata portando l’aliquota al 110

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